mercoledì 21 marzo 2012

Orecchini wire

Sarà che sto studiando "Le città invisibili" di Calvino, ma questi orecchini mi ricordano le città sottili, e in particolar modo Armilla, città senza muri, nè soffitti, nè pavimenti, non ha nulla se non le tubature dell'acqua che salgono verticali dove dovrebbero esserci le case, una foresta di tubi che finiscono in rubinetti, docce, vasche da bagno: regno di ninfe e naiadi.  

Anche questi orecchini sono realizzati con la tecnica wire: ho modellato e battuto l'alluminio con un martelletto, poi ho aggiunto qualche pietruzza per dare un tocco di colore.



Ed eccone un paio per gli amanti della musica 



Questi sono stati invece realizzati dalla mia sorellina Silvia



Infine, un paio più piccolo degli altri, formato da un filo di alluminio che abbraccia una perla di mezzocristallo blu.



giovedì 1 marzo 2012

Wire


Dopo tanti tentativi ho finalmente imparato la tecnica "wire" per modellare manualmente l'alluminio. Il mio errore stava nell'utilizzare un metallo dallo spessore troppo piccolo: è necessario che sia di almeno 2mm per evitare che la collana si deformi in continuazione.  
(Si possono utilizzare anche altri tipi di filo, come l'oro o l'argento, ma non so quale sia lo spessore adatto per questo tipo di lavori).
 

Manualmente e con l'aiuto delle pinze ho quindi dato al filo di alluminio la forma voluta, che poi ho picchiettato con un martelletto: questo crea un effetto anticato e rende il disegno fisso e stabile.  


Ho abbinato il ciondolo e le spirali così create con delle pietre di madrepora rossa concatenate a rosario.